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giovedì 13 gennaio 2011

Crisi e relazione di aiuto



La relazione di aiuto si fonda sulla necessità di essere aiutati sulla base della percezione di uno stato di crisi.
Questi eventi possono essere mutamenti negativi delle condizioni esistenziali. Sono eventi che interrompono dolorosamente il corso abituale dell’esistenza: una malattia fisica o psicofisica, una perdita dell’identità o del senso della vita, una tossicomania, un trauma, una violenza, la perdita del lavoro, una separazione o la morte di una persona cara.
Altra cosa sono le crisi di evoluzione, che si percepiscono in corrispondenza delle ‘situazioni di passaggio’ da un assetto a un altro: la nascita, dalla vita intrauterina a quella extrauterina; l’adolescenza, dall’infanzia, passando per la pubertà, all’età adulta; la terza età, dall’età adulta alla vecchiaia; la vecchiaia, dalla vita alla morte.
La krisis (dal greco “scelta”) implica la richiesta di aiuto quando la scelta stessa ci appare come impossibile da realizzare o difficile da individuare. 
L’approccio è teorico-esperienziale e si avvale dei preziosi contributi delle terapie a orientamento:
Corporeo. La Bioenergetica di A. Lowen, si propone il raggiungimento della auto-consapevolezza e della auto-comprensione attraverso le attività del corpo. L’esperienza corporea riguarda le tensioni muscolari croniche, la consapevolezza e lo sviluppo degli schemi affettivo motori che risalgono alla prima e seconda infanzia, la tecnica di lettura corporea che permette di inquadrare tipologicamente le strutture di carattere connesse alla relazione primaria del bimbo con la madre e il loro significato attuale in termini di organizzazione caratteriale dell’individuo e gli effetti sul funzionamento sano del corpo.
Cognitivo-Affettivo. Nel campo del cognitivismo, si focalizza nello studio dei processi di funzionamento, della disfunzione e del cambiamento umano nella prospettiva dialettica e costruttivista (lavorando su progetti che consentono meccanismi di feed-back).
Relazionale. Sul piano relazionale si persegue il riconoscimento e la comprensione dei processi latenti che influenzano le relazioni interpersonali, intergruppali e intersistemiche.

Questo ambito di ricerca fa riferimento agli studi di C. Rogers (nella Terapia centrata sul cliente, importanti sono i concetti di tendenza attualizzante e quello di empatia, con tutte le sue implicazioni di comunicazione verbale e non verbale.), di F. Perls (nell’ambito della Terapia Gestaltica, assume particolare significato il concetto di autoregolazione del sé e tra il sé e l’ambiente) e la Scuola di Palo Alto con P. Watzlawick (gli studi e le ricerche sulla Pragmatica della comunicazione, rappresentano uno dei principali motori per lo sviluppo e il cambiamento dei legami tra le persone).